L'Università aumenta le tasse: e noi diciamo NO!

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  1. Lupastro
     
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    La comunicazione di Alessandro, ricercatore di Fisica

    Lunedi' 8 giugno in Senato UniTo si e' parlato della voragine di
    bilancio. Archiviato il buco 2009 (il 7% "meritocratico" del FFO e'
    svanito chissa' dove), arriva la voragine 2010: causa tagli tremonteschi
    (piu' di 20 milioni di euro) e altre faccende di contorno che non cito
    per brevita', si prevede un passivo di oltre 30 milioni.

    Il consiglio di amministrazione ha la soluzione: trasferire ZERO EURO a
    facolta' e dipartimenti per il 2010. Neppure una lira per didattica
    e ricerca, che sono le ragioni d'essere dell'universita'.

    Come rimediare? La proposta del CdA e' semplice: chiedete i soldi agli
    studenti.

    Il Senato ha quindi invitato le facolta' a stabilire l'ammontare di un
    contributo aggiuntivo: nemmeno uno degli 800 euro (in media) attualmente
    versati da ogni studente andranno a finanziare cio' per cui gli studenti
    pagano, ovvero la didattica.
    Si parla di cifre da 50 a 300 euro annue, a seconda della facolta'.

    Direte voi: e' impossibile! Il DPR 306/97 , art. 5, comma 1

    ( http://www.edscuola.it/archivio/norme/decreti/reg18797.html )

    prevede espressamente che "la contribuzione studentesca non può eccedere
    il 20 per cento dell'importo del finanziamento ordinario annuale dello
    Stato".

    Gia' tuttora si sfora regolarmente il limite del 20%: con la riduzione dei
    finanziamenti statali lo sforamento sara' aggravato anche a parita' di
    tasse: figuriamoci con il contributo aggiuntivo!

    Eppure, la divisione "didattica e studenti" afferma apoditticamente che
    "un contributo aggiuntivo non indicizzato per fasce di reddito e' esente
    dal limite del 20%" (il che equivale a dire che il limite del 20% non
    esiste).
    Questa discutibile affermazione espone naturalmente l'Ateneo ad
    un ricorso al TAR da parte degli studenti, che vogliono evitare la
    creazione di un gravissimo precedente (e' gia' successo a Firenze: i
    ricorrenti hanno vinto e l'ateneo e' stato condannato al rimborso).

    Chi paga non sono solo gli studenti: il personale universitario vede i
    fondi di ricerca azzerati, le scuole di dottorato dimezzate, le
    possibilita' di carriera svanite nel nulla, il ricambio generazionale
    impossibile. Ogni pensionamento mettera' a rischio i tanto sudati
    "requisiti minimi" e potrebbe portare a chiusure improvvise di interi
    corsi di laurea. Insomma, siamo in piena "guerra tra poveri".

    E se pensate che questo CdA sia un disastro, quello disegnato nel futuro
    DdL Gelmini sara' ancora peggio: ancor piu' autoreferenziale, e con in
    piu' pieni poteri sulla gestione di risorse ed organico.

    E' quindi non piu' rinviabile una chiara presa di coscienza da parte di
    tutti coloro che hanno a cuore l'universita' pubblica: solo tramite forti
    prese di posizione, espresse dentro e fuori dagli organi collegiali, che
    denuncino i tagli assassini del governo e affermino la centralita' e
    priorita' assoluta di didattica e ricerca si puo' riuscire a limitare i
    danni e a riportare la bussola dell'Ateneo nella giusta direzione.

    A mio parere e' fondamentale far capire alla pubblica opinione che se non
    ci sono i soldi per mandare avanti la baracca, allora la baracca si
    ferma.. e magari farglielo capire prima che la baracca crolli!

    Un caro saluto,

    Alessandro, Ricercatore dell'Università degli Studi di Torino





    DOCUMENTO INFORMATIVO SI - STUDENTI INDIPENDENTI

    L'università aumenta le tasse: noi non ci stiamo!

    Nella seduta di lunedì 8 giugno 2009 il Senato Accademico dell'Università degli Studi di Torino ha deliberato la possibilità che le Facoltà, che presentano nel proprio percorso didattico dei laboratori, richiedano un contributo straordinario agli studenti al fine di mantenere il servizio didattico finora offerto.

    Il significato di questa affermazione è che i nostri timori dell'autunno passato erano fondati. Dall'anno prossimo entrano in vigore i tagli ai finanziamenti previsti dalla legge 133/08 di Tremonti e della Gelmini. L'Università di Torino si rende quindi conto che l'anno prossimo vedrà 23 milioni di euro in meno rispetto a quest'anno. Inoltre come ogni anno le spese fisse aumentano (inflazione, aumenti salariali, etc), in sostanza quindi l'anno prossimo ci saranno 36 milioni di euro in meno. L'Amministrazione Centrale dell'Ateneo, per ripianare il bilancio, ha deciso di ridurre a zero i trasferimenti alle Facoltà e ai Dipartimenti. Questo significa che l'anno prossimo non si sarà nessun fondo per finanziare la didattica e la ricerca: le due principali ragioni di essere dell'università. Pertanto niente manutenzione, niente fondi per attivare i laboratori, niente fondi per pagare eventuali docenti esterni a contratto, niente soldi per sostituire il materiale rotto e così via.

    Questo significherebbe chiudere l'università, allora l'amministrazione centrale ha proposto di deliberare che l'anno prossimo gli studenti debbano pagare un contributo straordinario che venga direttamente trasferito alle facoltà. In base a questa proposta l'anno prossimo uno studente dovrebbe pagare le medesime tasse dell'anno scorso e in aggiunta un'ulteriore contributo che varierebbe a seconda della Facoltà da 50 a 300 euro. Questo contributo non sarebbe progressivo al reddito come le normali tasse, ma sarebbe fisso anche per coloro che sono in I fascia o che beneficino della borsa dell'Edisu. In sostanza si tratta di un aumento delle tasse; secondo l'università i tagli del Governo dovrebbero essere coperti dagli studenti.

    Oltre alle questioni di principio per le quali si tratta di un'azione assolutamente scorretta, esiste un semplice problema di legalità. L'università può ricevere dagli studenti soltanto una quota pari al 20% di quello che riceve dallo stato, nel caso che superi questo limite la legge impone che quei soldi vengano restituiti agli studenti oppure impiegati in servizi agli stessi. Con questo sistema l'università spera di riuscire ad aggirare questo limite, dichiarando che il contributo è straordinario. La legge però non prevede contributi straordinari e quindi l'università si espone con questa manovra a eventuali ricorsi degli studenti al Tribunale Amministrativo (Tar). Inoltre due anni fa l'Ateneo torinese superò questo limite di 6 milioni di euro, dei quali ad oggi non si sa più nulla.

    Come Studenti Indipendenti non intendiamo accettare che i problemi finanziari dell'Università (dovuti ai tagli e ad una gestione non oculata dei fondi) ricadano sugli studenti.

    Pertanto richiediamo che:

    - Le Facoltà deliberino di non richiedere il contributo.
    - Il Senato Accademico elabori un preciso piano strategico per fare fronte alle ristrettezze economiche, che coinvolga tutte le componenti dell'università, e che parta dalla riduzione di eventuali sprechi e servizi di minore o scarsa utilità.
    - Si crei un indicatore di costo della didattica per uno studente, per ogni Facoltà.
    - In base a questo indicatore vengano distribuiti i fondi per la didattica alle Facoltà.



    Comunicato Ufficiale SI - STUDENTI INDIPENDENTI

    Primo stop per la sovrattassa

    Grazie ai rappresentanti in CDA e in Senato Accademico della lista SI – STUDENTI INDIPENDENTI il progetto di sovrattassa subisce un primo arresto. La commissione mista non riesce ad esprimere un parere condiviso e accoglie la nostra proposta di rimandare il progetto di nuovo in Senato Accademico per ulteriori discussioni e modifiche. Parzialmente accolte le obiezioni degli Studenti Indipendenti sul progetto; continueremo l’opposizione a una proposta che riteniamo iniqua e illegittima che invece che cercare di risolvere strategicamente i problemi di finanziamento dell’Ateneo è tesa soltanto a scaricare i problemi sulla componente studentesca. Segnaliamo che i rappresentanti della lista Obiettivo Studenti (Comunione e Liberazione) non solo si sono espressi favorevolmente ad un aumento della contribuzione studentesca ma in più occasioni nei consigli di facoltà hanno votato in favore della sovrattassa.

    24/06/09, Torino

    SI - Studenti Indipendenti
     
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  2. Lupastro
     
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    Come ormai saprete quasi tutti il nostro Ateneo ha proposto una contribuzione straordinaria studentesca per sopperire alla mancanza di fondi ministeriali. I rappresentanti dei Collettivi e degli Studenti Indipendenti si stanno battendo in ogni modo per evitare questa iniquità.

    Ognuno può dare un suo contributo firmando la petizione che può trovare qui sotto: vi chiediamo di diffondere questo link a quante più persone potete.

    http://firmiamo.it/noaumentotasse
     
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  3. Lupastro
     
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    REPORT DELLA COMMISSIONE MISTA CDA - SENATO ACCADEMICO DEL 23/06 SULLE TASSE

    a cura di Luca Spadon, rappresentante degli studenti in CDA per SI - Studenti Indipendenti



    Faccio un breve report della commissione mista senato-Cda del 23.
    Presenti per i SI: Helios Marchelli (Scienze MFN), Marco Meineri (Scienze MFN), Iacopo Ricca (Giurisprudenza) e Luca Spadon (Lettere).

    Evito di farvi un report lungo citando ogni intervento, quello che posso dirvi e che è stata lunga discussione di quasi 3 ore e mezza, che ha visto noi studenti contrapposti a senatori e consiglieri d'amministrazione, i ragazzi di Obiettivo Studenti (Comunione e Liberazione), assolutamente assenti nel dibattito, si sono espressi contro il principio della solidarietà studentesca (loro ritengono che sia giusto che un medico paghi più tasse di un letterato in quanto costa di più la sua formazione), e si sono detti favorevoli all'aumento delle tasse.
    Qualche senatore e qualche consigliere si è espresso a nostro favore citando le problamatiche politiche che riguardano quest'aumento delle tasse, legge 133...

    Cerco di spiegarvi gli elementi più importanti che sono emersi dalla riunione.
    Tutti, senatori e consiglieri si sono detti favorevoli al superamento del limite del 20% del FFO, come sapete la contribuzione studentesca deve essere inferiore al 20% del FFO (cioè i fondi che il ministero stanzia per l'Unito), se si supera questo limite quei soldi vanno restituiti agli studenti, sembrava che per loro il limite non fosse rilevante.
    Si sono spaventati di più quando gli abbiamo citato la legge del 2001 che prevede la restituzione dello sforamento agli studenti, legge che non conoscevano, e hanno avuto paura anche se limitata del ricorso al Tar, soprattutto della sospensiva del provvedimento sulle tasse che potremmo chiedere e che bloccherebbe il prelievo a danno degli studenti fino alla fine del ricorso, insomma non incasserebbero nulla almeno per 2 anni mettendo in crisi il sistema finanziario dell'ateneo.
    Si sono cambiate opinioni fin troppe volte in quella commissione, prima ci è stato detto che i contributi straordinari servivano per i servizi in più agli studenti, poi ci è stato detto che servivano per la didattica e alla fine che se non li davamo si era costretti a chiudere le facoltà.
    La coerenza non era di casa in quella riunione.
    Mentono sapendo di mentire, non si aspettavano una nostra opposizione e di fatto ci prendono in giro, sapevano di essere nel torto e sanno di stare rischiando.
    Abbiamo fatto notare come la scelta fosse politica, sia quella di chiedere queste cifre standard, senza sapere quello che realmente serviva alle facoltà, sia quella di non destinare nulla del FFO dell'anno prossimo alle facoltà.
    Noi abbiamo fatto notare come senza sapere i bilanci del 2010 già si sapeva di trasferire zero alle facoltà e come questa fosse una scelta politica il ministero da FFO all'ateneo e l'ateneo che sceglie quanto trasferire alle facoltà.
    Un senatore a quel punto pressato a chiarito la questione ci ha detto che ci sono ipotesi di traferire da zoro al 20-30% del FFO alle facoltà.
    Finalmente i dati uscivano fuori.
    Ci prendevano in giro.
    Si sono poi molto spaventati quando hanno saputo che sia scienze mfn, sia veterinaria aveno deciso di non chiedere soldi agli studenti, noi abbiamo fatto notare come se le stesse facoltà che avevano fatto richiesta del finanziamento non lo volevano prendere dagli studenti, si creava un problema politico di scontro tra facoltà e amministrazione centrale.
    La vice-preside di economia è arrivata a dire che che nè faceva richiesta prendeva il contributo e le altre faocltà si arrangivano.
    Con la paura di spaccare l'ateneo e le facoltà, abbiamo ottenuto di rimendare tutto alla commissione didattica.
    Abbiamo anche ottenuto di avere un prospetto del contributo inserito nelle fasce ed una scheda sulle necessarie risorse di cui hanno bisogno le faocltà.
    Esempio: economia necessità di 400.000 euro, scienze mfn di 600.000 euro, in modo da sapere quanti soldi servono e non inventarsi le cifre.

    Prossimi impegni commissione didattica del 29 giugnon dove si riscriverà il regolamento tasse, che dovrà passare poi dal senato accademico del 6 luglio e credo anche dal Cda del 30 giugno.

    Future mosse.
    Inforamiamo gli studenti, usiamo mail e Fb, usate il mio report se volete, ma diciamo a tutti che ci stanno prendendo in giro.

    Iniziamo a preparare il ricorso al Tar.

    Luca Spadon
     
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  4. Lupastro
     
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    Comunicato dei Rappresentanti de “IL FAGGIO” al CF del 26 Giugno 2009




    Come Rappresentanti degli Studenti portiamo all’attenzione del Consiglio di Facoltà di Agraria la nostra posizione in merito alla questione tasse universitarie e finanziamenti alle Facoltà recentemente discussa negli organi centrali e in alcuni Consigli di Facoltà.

    Considerato che da un mese a questa parte è giunta dagli organi centrali la decisione di non trasferire fondi alle Facoltà;

    Considerato che l’8 Giugno in Senato Accademico è stata deliberata la possibilità di contribuzione straordinaria da parte degli studenti per sopperire alla mancanza di fondi;

    Considerato che i Consigli di Facoltà di Scienze MFN e Medicina Veterinaria hanno bocciato questa ipotesi;

    Considerato che il 23 Giugno la Commissione Mista Senato Accademico – Consiglio di Amministrazione ha rinviato la discussione alla Commissione Didattica del Senato Accademico che si terrà il 29 Giugno;

    Considerato che, attualmente, si ventila l’ipotesi di un aumento di circa un centinaio di euro sulla contribuzione studentesca per l’anno accademico 2009/2010;

    Vista e considerata l’assenza di una proposta formale condivisa di gestione dei fondi a lungo termine per rendere l’Università sostenibile dal punto di vista finanziario;

    Visto che i timori dello scorso autunno di un aumento delle tasse universitarie causato dai tagli dei fondi della Legge 133/08 si dimostrano oggi fondati e più che mai concreti;

    ci troviamo costretti, come Studenti e come Rappresentanti degli Studenti, ad esprimere il nostro più determinato e netto dissenso per questa scelta.
    Se tagliare i servizi agli studenti risulta deprecabile, lo è altrettanto alzare le tasse agli studenti a fronte dei disagi subiti negli ultimi mesi (compilazione del piano carriera, emissione degli statini, pagamento della seconda rata delle tasse, ecc.).
    Chiediamo pertanto che questo Consiglio di Facoltà esprima parere contrario all’aumento delle tasse universitarie, in qualunque modo questo verrà proposto negli organi centrali, pur riconoscendo la necessità di accedere a quei fondi per poter garantire servizi di qualità agli studenti di Agraria. Secondo noi ciò può essere fatto tagliando gli sprechi e le spese inutili dal bilancio di Ateneo, razionalizzando al massimo le risorse disponibili.

    Auspichiamo inoltre un maggior coinvolgimento degli studenti nelle decisioni dell’Ateneo: la demonizzazione dell’Università pubblica statale attuata dai media a ritmi sempre maggiori trae linfa proprio dalla mancanza di comunicazione tra le sue componenti.
    Noi studenti saremo costretti a pagare di più a causa dei tagli imposti dal Governo con i provvedimento della Legge 133/08, esattamente come affermavamo durante le proteste (prima in tenda e poi al coperto) che abbiamo organizzato lo scorso autunno.
    Avevamo ragione noi, quindi, anche nell’affermare che la trasparenza nella comunicazione è il pilastro della democrazia e della buona gestione del bene comune quale è la cultura e l’istruzione pubblica.
     
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  5. Lupastro
     
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    Comunicato del Collettivo di Agraria Uni.TO – IL FAGGIO
    2 Luglio 2009



    Oggi il Collettivo di Agraria - Il Faggio ha deciso di tornare ad occupare la propria Facoltà, come già sperimentato con il campeggio di quest’autunno. Come sempre (anche in sessione di esame) ci battiamo in difesa dei diritti degli studenti, questa volta minacciati dall’aumento delle tasse. I tagli indiscriminati al F.F.O. dell'Università pubblica statale operati dal Governo Berlusconi (Legge 133/08 e 1/09) e la cattiva amministrazione dell'Ateneo non possono ricadere sulle spalle degli studenti, eppure già dall'autunno scorso si prospettava questo scenario, da noi prontamente denunciato durante le nostre assemblee e i nostri precedenti comunicati.

    CI VOGLIONO AUMENTARE LE TASSE!!!

    Ci opponiamo a questa scelta che delinea una politica:
    • che vede negli studenti dei portafogli da spremere anzichè degli investimenti per il futuro del Paese e della società
    • che guarda alle Facoltà come fonti di risorse (o profitto = fondazioni) e non sedi di ricerca e didattica, come previsto dall’art.1 dello Statuto di Ateneo
    • che propone solo palliativi estemporanei per una carenza di fondi che diverrà cronica e insostenibile nel corso dei prossimi anni
    • che porterà inesorabilmente e a tappe sempre più serrate alla sostituzione dell’Università pubblica statale con l’Università classista e privatizzata
    • di illegalità, in quanto il limite previsto per la contribuzione studentesca (20%) verrà ampiamente superato

    Pertanto invitiamo a far fronte comune tra studenti, Facoltà e Organi centrali al fine di eliminare gli sprechi e combattere uniti per costruire un’opposizione ferrea, tanto nelle istituzioni quanto nel movimento, alla politica di privatizzazione e di tagli indiscriminati all’Università pubblica statale portata avanti da governi piduisti e neoliberisti.

    Intanto si continuano ad approvare leggi che finanziano le scuole paritarie private (la crisi non c’è per tutti?) a discapito dell’impoverimento di quelle pubbliche statali e del diritto a scuole pubbliche di ogni ordine e grado, come previsto dall’art. 33 della Costituzione della Repubblica Italiana.

    Ci rammarichiamo che non tutti i rappresentanti degli studenti denuncino, come OBIETTIVO STUDENTI espressione di COMUNIONE E LIBERAZIONE all’interno dell’Università, la gravità della situazione e prendano una posizione chiara e netta contro l’aumento delle tasse universitarie: questo fa di loro dei complici.

    Esprimiamo forte preoccupazione per i tanti segnali, come questI, che contribuiscono inequivocabilmente all’impoverimento culturale dei cittadini italiani e quindi all’indebolimento dello Stato.

    NO ALL’AUMENTO DELLE TASSE,
    SI ALL’UNIVERSITÀ PUBBLICA, STATALE E SOSTENIBILE!



    i rappresentanti degli studenti di Agraria unitamente al loro Collettivo – IL FAGGIO
    File Allegato

     
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  6. Lupastro
     
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    TUTTI AL PRESIDIO DI LUNEDI' 6 LUGLIO IN RETTORATO, VIA PO 17 A TORINO

    NOI DI AGRARIA E VETERINARIA PARTIAMO DA GRUGLIASCO

    RITROVO DAVANTI AL CANCELLO PRINCIPALE DELLA FACOLTA' ORE 13.30





    L'occupazione di Agraria del 3 Luglio contro l'aumento delle tasse universitarie è uscita su: ANSA, LA STAMPA, REPUBBLICA, LUNA NUOVA.
    Solidarietà è arrivata dagli studenti di Agraria di Milano, Bologna, Palermo, Napoli e Padova.

    Ciao!
    Dopo l'immenso lavoro negli organi centrali sull'analisi dei bilanci, dopo l'occupazione di Fisica del 2 Luglio e l'occupazione di Agraria del 3 Luglio, l'ultima dimostrazione studentesca contro l'aumento delle tasse è il presidio in Rettorato (via Po 17, Torino) convocato dai SI - Studenti Indipendenti per Lunedì 6 Luglio alle ore 14.30.

    Noi da Agraria parteciperemo in forze organizzandoci così: partiamo dalla Facoltà (ritrovo ore 13.30 davanti ai cancelli principali) in modo da arrivare tutti insieme, prendiamo i mezzi pubblici 76, metropolitana e 13.

    Partecipiamo numerosi per ribadire il nostro NO ALL'AUMENTO DELLE TASSE UNI.TO!

    i Rappresentanti degli Studenti di Agraria - IL FAGGIO
    SI - STUDENTI INDIPENDENTI
     
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  7. Lupastro
     
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    Comunicato sul Senato Accademico del 6 Luglio

    Nella seduta del 6 Luglio, il Senato Accademico ha deliberato l’istituzione di una fascia di contribuzione aggiuntiva, la settima, per i redditi superiori agli 80.000 €, in base al calcolo ISEE, e per tutti coloro che non presentano il modello ISEE (effettuabile nei CAF convenzionati, consultabili sul sito www.edisu.piemonte.it) entro i tempi stabiliti dall'EDISU per l'inserimento nelle fasce contributive.
    Gli Studenti Indipendenti hanno espresso voto contrario a questa proposta per tre motivi:
    - la fascia di contribuzione aggiuntiva implica comunque lo sforamento del limite legale fissato al 20% del FFO della contribuzione studentesca
    - l'aumento della tassazione fa ricadere sugli studenti le conseguenze dei tagli del Governo (Legge 133/08).
    - l'UniTO non mette in discussione il sistema università e i suoi sprechi ma preferisce ricorrere a soluzioni semplici che pesano sulle tasche degli studenti.

    Questa delibera è il frutto di una lotta che gli Studenti Indipendenti hanno portato avanti in questi mesi nelle istituzioni, fra gli studenti. Prima di approvare l'istituzione della settima fascia, il Senato Accademico aveva proposto due soluzioni alternative, entrambe inaccettabili:
    - una sovrattassa non fasciata e variabile (da 50 a 300 €) in base alla Facoltà;
    - un aumento per tutte le fasce variabile da 20 € per la prima ai 120 € per la sesta.
    Rivendichiamo la parziale vittoria ottenuta solo grazie alla ferma opposizione dei SI in tutti i Consigli di Facoltà, e negli organi centrali che ha costretto l'università a rivedere entrambe le proposte, che erano sicuramente peggiori, e che gravano di più sui redditi degli studenti delle fasce più basse.
    Nonostante questi primi passi indietro dell’Amministrazione, rimane netta l'opposizione degli Studenti Indipendenti all’aumento delle tasse e ai tagli alla didattica e alla ricerca.
    Gli Studenti Indipendenti porteranno avanti la loro battaglia per una revisione delle fasce contributive e per una gestione condivisa e trasparente della situazione economica dell’Ateneo, e per una riforma del sistema universitario.
    I SI inoltre chiedono con più forza al Rettore e al Senato Accademico di esprimere una posizione politica di totale contrarietà alle decisioni che il Ministero sta portando avanti, volte, con una politica di tagli, a favorire la privatizzazione degli atenei.
    Gli Studenti Indipendenti ricordano il ruolo fondamentale svolto dagli studenti, dai dottorandi, dai ricercatori, dai precari e dai sindacati presenti al presidio del 6 Luglio e sperano che la partecipazione civile e politica di tutti i soggetti coinvolti nel sistema universitario possa continuare ad aumentare.

    SI - Studenti Indipendenti

    www.studentiindipendenti.com
     
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  8. hailunna
     
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    e hanno anche deciso di quanto saranno le tasse per questa fascia? le altre quindi rimangono invariate?
     
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  9. Lupastro
     
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    Si, tutte e 6 le altre vecchie rimangono uguali anche engli importi: questa settima fascia, oltre gli 80.000 euro ISEE, avrà un importo di 1.900,00 euro.
     
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  10. hailunna
     
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    be, non è che l'unica modifica sia la settima fascia. c'è stato anche un aumento di 50 euro su tutte le tasse di immatricolazioni.
     
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  11. Lupastro
     
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    Si, e ci sono anche altre modifiche, come l'obbligo di pagamento della prima rata da parte dei borsisti del primo anno: leggiti il Regolamento Tasse e Contributi 2009/2010
     
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10 replies since 24/6/2009, 17:02   138 views
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